Perchè partecipare a un concorso di idee?
I concorsi per noi sono sempre stati un modo per crescere come giovani professionisti e per confrontare il nostro livello in un contesto internazionale. Cerchiamo sempre di spostare ulteriormente i confini delle nostre capacità.
Durante quale periodo dell’anno prendete parte ai concorsi? Riuscite a lavorarci in concomitanza con impegni di studio/lavoro?
In qualsiasi momento dell’anno siamo aperti a partecipare ai concorsi. Avere progetti personali e professionali nello stesso tempo non è mai facile ma se ami davvero questa professione come noi, non è sicuramente una cosa noiosa. Cerchiamo ogni giorno di dare un’occhiata ai bandi di concorso.
Che peso ricopre la ricerca nell’ambito della vostra formazione?
La ricerca è importantissima ma, probabilmente, il vero segreto è essere curiosi.
Potete raccontarci il metodo che seguite durante il suo lavoro di progettazione?
Non abbiamo uno specifico modo di lavorare: abbiamo un background educativo provenienti da paesi, Italia e Bulgaria, esperienze – architettura, ingegneria strutturale, interior design – davvero differenti tra loro. Crediamo che il nostro percorso precedente ci aiuti a risolvere le sfide presenti.
Cosa vi spinge a prendere parte ad un concorso piuttosto che a un altro?
Amiamo lavorare su posti interessanti! Ci confrontiamo con realtà a noi distanti ma che abbiano alla base un grande patrimonio storico su cui poter lavorare. La memoria del passato è sicuramente una sfida del nostro tempo che con la quale amiamo misurarci.
A quanti concorsi prendete parte durante un anno?
Di solito prendiamo parte tra 3 e 6 gare all’anno, tutte differenti tra loro. Concorsi di idee, assegnazioni d’incarico o la progettazione di piccoli oggetti di design crediamo siano parte unica del nostro lavoro da architetti.