IL TEMA: Il quartiere gotico è un contenitore di culture e stili: nato come villaggio romano nel corso del XIV secolo ha assunto la sua attuale configurazione. Ai numerosi edifici in stile gotico, tra i quali spicca la Cattedrale De La Santa Creu, si aggiungono costruzioni in stile contemporaneo che disegnano uno scenario in continua mutazione. Sono numerose le piazze e i giardini dove il popolo locale adora aggregarsi ma La Rambla resta uno de principali luoghi d’attrazione per i turisti. Più a sud del distretto c’è la linea di costa che conduce alle spiagge della Barceloneta. Il Barrio Social Housing si posiziona al limite del quartiere rivolgendo il proprio sguardo al mare pur mantenendo un forte legame con il luogo e la tradizione. La proposta dovrà risanare un lotto oggi dismesso immaginando una tipologia abitativa 2.0 a basso costo. Un’architettura capace di esprimere un senso di contemporaneità utile a valorizzare le testimonianze storiche presenti attorno all’area di progetto.
PRIMO CLASSIFICATO: Senem Buse Albay (TURKEY)“L’edificio è uno spazio a servizio della comunità, instaura un dialogo continuo tra spazi interni e aree esterne. La facciata esterna è stata conservata per mantenere il legame con la storia del luogo ma bisognava trovare il modo per favorire il passaggio della luce e della ventilazione naturale. Sei blocchi prefabbricati intervallati da vuoti hanno risolto le richieste individuate in fase di analisi: le nuove cellule hanno aperture a tutta altezza, per poter utilizzare le finestre esistenti, mentre percorsi esterni mettono in connessione i diversi comparti. Il primo livello ha una struttura meno frammentaria; i negozi sono disposti intorno all’auditorium, collocato in posizione baricentrica diventa il luogo per mostre e eventi a servizio della comunità. I numerosi accessi a livello strada offrono una continuità con l’esterno garantendo una buona integrazione con il contesto.”
SECONDO CLASSIFICATO: Irina Gabriela Panait, Ana Mirea, Alexandra Oancea, Andrei Patras, Florentin Panait (ROMANIA)“Barcellona è una città pensata per la convivialità: la linea di costa e il centro storico sono luoghi di aggregazione dove residenti e turisti si mescolano di continuo. Il progetto della Barrio Social Housing è pensato per inserirsi all’interno di questo interessante tessuto sociale. La pelle esterna è trasparente, permette all’edificio di dialogare col luogo rispettando le caratteristiche dell’architettura circostante; il susseguirsi di piazze su scala urbana trova continuità nella corte interna strutturata per essere a servizio sia degli utenti della struttura che dei fruitori esterni. La terrazza aperta al primo livello ribadisce una ricerca di continuità visiva e funzionale. I ballatoi che collegano gli ingressi agli appartamenti sono ambiti d’incontro voluti per creare nuovi rapporti di vicinato.”
TERZO CLASSIFICATO: Hector Castillo Morfin, Christian Marin Ochoa, Arturo Rodriguez Carrillo (MEXICO)“Barrio Social Housing rappresenta un elemento di connessione urbana tra la città gotica e la città nuova che si sta costituendo lungo la linea di costa. Il progetto si pone un obiettivo ambizioso: riuscire a portare un’agorà pubblica all’interno di uno spazio costruito, un luogo dove le attività di quartiere – commercio, svago, interazione – possano confluire al meglio. Volevamo un’architettura estroversa, capace di portare il proprio carattere in un cosmo già costituito. Ribadendo il valore della memoria storica, la facciata esistente andava ristrutturata: abbiamo conservato parte delle vecchie superfici sottraendo partizioni murarie e aggiungendo bow-windows per dare una forte caratterizzazione al nuovo complesso. Storia e contemporaneità si mescolano, una continuità ribadita anche nello studio dei percorsi interni. I collegamenti verticali sono collocati nel cortile centrale i sei piani della struttura. Le terrazze, sistemate tra un appartamento e l’altro, ribadiscono il ruolo essenziale che l’interazione ha ricoperto nel processo progettuale.”
MENZIONE: Andra Panait, Florin Pindici, Ana Popescu, Robert Toma (ROMANIA)“La soluzione proposta mira a mantenere le caratteristiche tipologiche e morfologiche del quartiere reinterpretandole in chiave contemporanea per esaltare e migliorare il patrimonio storico esistente. Il progetto crea una continuità tra aree pubbliche e private: l’apertura di un portico a livello strada stabilisce una connessione tra interno ed esterno tramite un piano terra pubblico facilmente accessibile. L’edificio incorpora servizi aggiunti – negozi di strada, reception, hall, caffetteria, auditorium, parco verde, spazi comuni, terrazza panoramica – che sono parte integrante del programma. L’ampia offerta tipologica del complesso permette ai fruitori di trascorrere il proprio tempo nel più totale comfort facendo maturare in loro un forte senso di appartenenza. La successione di spazi ipogei (il parcheggio), aree pubbliche (auditorium e corte interna) e spazi privati (le residenze) genera una continuità tra spazi aventi ognuno una propria indipendenza funzionale.”
MENZIONE: Maria Gracia Bianchi, Nadia Soledad Troncoso (ARGENTINA)“Il progetto si pone come elemento di ricucitura del tessuto urbano. Due fasce danno caratterizzazione all’edificio: i primi due livelli, in contatto diretto con la strada, assolvono a una funzione commerciale mentre nei cinque piani superiori sono convogliate le residenze. La prima fascia assume la connotazione di un luogo a servizio del pubblico, facilmente accessibile grazie agli ingressi inseriti nelle grandi vetrate a tutta altezza. Il blocco commerciale è un basamento sul quale poggia il comparto residenziale; al suo interno trovano posto 23 residenze di diversa tipologia e dimensione. I prospetti in Cor-ten sono risultano più chiusi: rispondono a un senso di privacy necessario e sono caratterizzati da bow-windows che rendono dinamica la percezione delle facciate. La fascia laterale dell’edificio ha una leggera inclinazione, rivolge i punti d’osservazione interna sulla vicina piazza.”
MENZIONE: Angela Bramato, Giulia Barbero, Adria Marti (ITALY)“L’area di progetto non è un centro urbano o un luogo di confine, è uno spazio di mezzo, un luogo privilegiato e strategico che il nuovo edificio deve far proprio rispondendo alle interessanti opportunità offerte del sito. Bisognava immaginare un complesso in maniera eterogenea, facendo della d’uso un valore. Le unità abitative sono state assemblate pensando a moduli ripetibili all’infinito; esili pilastri in acciaio disposti in modo regolare costituiscono la struttura di supporto dell’edificio. Una pelle esterna, una maglia irregolare di lamelle in Corr-ten, danno continuità al complesso, un contenitore di servizi aperto sulla vicina piazza. Elemento di maggiore caratterizzazione del progetto è la copertura, uno spazio pubblico sopraelevato dove chiunque può recarsi per godere degli splendidi panorami che la città di Barcellona offre.”
CLICK HERE FOR REPORT: Evaluation Barcelona