La costruzione del nuovo Museo Audemars Piguet, assegnata a seguito di un concorso indetto nel 2014, prevedeva l’espansione delle antiche officine a Le Chenit, in Svizzera, risalenti al 1875. BIG architecture firma la proposta vincitrice disegnando una costruzione morbida e accogliente a forma di spirale. Il percorso conduce il visitatore ad approfondire la manifattura orologiaia attraverso un’esperienza totalitaria che unisce artigianato e natura.
Photo: Giovanni Emilio Galanello
Il padiglione si erge su una struttura portante in ferro e vetro, la prima costruita a tali alture, che caratterizza anche il linguaggio delle facciate. Il tetto in acciaio è rivestito da una superficie verde mentre pannelli forati in ottone schermano le vetrate canalizzando i flussi di luce naturale verso l’interno. La gestione delle risorse evidenzia un approccio green che lo studio ha saputo esprimere anche attraverso il riciclo dell’acqua in eccesso che si posa durante le nevicate invernali.
Photo: Giovanni Emilio Galanello
I flussi tra le due entità, il volume preesistente e il padiglione annesso, sono strettamente correlati: si passa dai laboratori agli spazi espositivi attraverso un percorso a spirale, posto a diverse quote per seguire l’andamento del terreno, che ricorda gli ingranaggi di un orologio. Tutte le fasi del processo di elaborazione sono a disposizione dei fruitori che possono osservare il prodotto finito e le fasi che conducono alla sua realizzazione. La visita termina al centro della spirale dove è collocato l’ingranaggio con maggior complessità creato da Audemars Piguet.
La redazione
Photo: Giovanni Emilio Galanello
Progetto: Musée Atelier Audemars Piguet
Progettista: BIG architecture
Località: Le Chenit, Switzerland
Superficie: 900 mq