La residenza a Monsaraz, in Portogallo, è un chiaro esempio di come l’architettura possa integrarsi in un contesto senza intaccarne la conformazione ma senza rinunciare a una necessaria intenzione di ricerca. Terreno incolto, spazi verdi e il lago di Alqueva caratterizzano la radura circostante diventando punto di partenza del progetto. Aires Mateus arquitecto disegna una casa ipogea, impercettibile alla vista ma perfettamente integrata al luogo.
Photo: Joao Guimaraes
La copertura verde e le tre corti – dall’alto è possibile individuarle per le superfici bianche che ne caratterizzano il perimetro interno – sono gli elementi di maggiore espressione del progetto. Nell’angolo, un patio esterno aperto sul panorama, sbuca dal sottosuolo per lasciare intravedere il calcestruzzo a faccia vista delle superfici. Finitura scelta per fare della matericità un’intenzione tattile di rimando al sito.
Photo: Joao Guimaraes
Le vetrate poste attorno all’ingresso principale rappresentano solo alcune delle fonti di luce per gli ambienti interni: le tre corti diventano fonti di illuminazione naturale permettendo ai raggi solari di irradiare le camere private. Il taglio diagonale che individua l’ingresso secondario è un percorso di risalita che conduce al tetto verde, punto di vista privilegiato sul panorama. Il design essenziale e pulito sono filo conduttore di un’opera che prosegue il minimalismo della scuola portoghese.
La redazione
Photo: Joao Guimaraes
Progetto: Casa em Monsaraz
Progettista: Aires Mateus
Località: Monsaraz, Portugal
Superficie: 174 mq