La cappella di Santo Sepolcro a Càceres, in Spagna, ha subìto sostanziali trasformazioni prima di essere riportata a nuova vita dagli architetti Héctor Fernandez Elorza e Manuel Fernàndez Ramìrez. La piazza, disegnata in maniera razionale, permette l’accesso diretto all’antica cappella; il granito, materiale locale, è stato adottato come pietra di rivestimento sia per le superfici esterne che per quelle interne. “Gli spazi sacri dal XVII venivano usati come prigione prima di essere abbandonati circa due secoli dopo. Volevamo ripristinare le antiche vestigia apportando segni di stampo contemporaneo”, rivelano gli architetti.
Photo: Montse Zamorano
La struttura, opportunamente consolidata, si divide in due diversi ambienti: la cappella – la cupola è rimasta quasi del tutto intatta a seguito del terremoto che investì l’area nel corso dell’ultimo secolo – e l’ambiente adiacente di forma rettangolare per buona parte danneggiato. Insieme formano due spazi comunicanti di un’unica sala polivalente. Al ripristino delle murature ha fatto seguito un’integrazione ex-novo delle parti mancanti, studiate per favorire l’illuminazione naturale delle parti coperte.
Photo: Montse Zamorano
La cappella, incastrata tra le costruzioni circostanti, è sovrastata da un lucernario che esalta lo sviluppo verticale degli ambienti sottostanti. L’accesso che dà sulla piazza diventa una fonte importante di luce valorizzata da una parete in zinco riverniciato, usata per dare maggiore solidità ai paramenti murari e addossata alla parte interna del prospetto. I muri laterali sono coadiuvati da pareti in calcestruzzo che sostengono la nuova copertura a falde. Le tegole d’argilla in estradosso favoriscono l’integrazione al luogo e migliorano la tenuta termica degli ambienti.
La redazione
Photo: Montse Zamorano
Progetto: Ermita del Santo Sepolcro
Progettisti: Héctor Fernandez Elorza + Manuel Fernàndez Ramìrez arquitectos
Località: Càceres, in Spagna
Superficie: 100 mq
START 