Gli alloggi minimi sono una delle sfide più affascinanti del nostro secolo e rappresentano una necessità nelle metropoli come Pechino dove la densità urbana risulta molto elevata. L’ostello progettato da ZAO/Standardarchitecture non è una tipologia residenziale nuova per lo studio da sempre impegnato in progetti di ricerca mirati alla buona architettura a low cost.Le singole residenze, ognuna di circa 30 mq, si inseriscono all’interno di un lotto totalmente circondato da costruzioni e si sviluppano attorno una corte centrale che diventa il fulcro sociale e primo canalizzatore di aria e luce.
Photo: ZAO/Standardarchitecture
“Intendiamo la corte come un ampio vestibolo fruibile dagli ospiti o dalla comunità locale, uno spazio di aggregazione necessario a fare dell’architettura un tramite di nuove connessioni tra genti”, dichiarano i progettisti. La luce è uno degli elementi principali di progetto: i blocchi abitativi prevedono, in testata, superfici vetrate a tutta altezza e lucernari che consentono agli ambienti interni di essere sempre ben illuminati durante la giornata. I blocchi costruiti sono in calcestruzzo a faccia vista, espediente utile a dare identità al costruito riducendo i costi di costruzione.
Photo: ZAO/Standardarchitecture
Le baraccopoli in giro per la città diventano qui reinterpretazione contemporanea, solide costruzioni dall’aspetto monolitico. Gli interni, volutamente spartani, fanno dell’essenzialità la caratteristica principale di progetto. Muri in cemento levigato, parquet scuro e pochi arredi disegnano spazi dal design minimal. Il verde, che avvolge in modo naturale le costruzioni, favorisce una buona integrazione dell’intervento all’interno del tessuto urbano preesistente.
La redazione
Photo: ZAO/Standardarchitecture
Progetto: Micro hutong
Progettista: ZAO/ Standardarchitecture
Località: Pechino, Cina
Superficie: 30 mq per alloggio