Ingegneria, urbanistica e tecnologia sono le tre componenti che caratterizzano l’Elytra Filament, installazione che campeggia nei giardini del Victorian and Albert Museum di Londra. Achim Menges con Moritz Dörstelmann, Jan Knippers e Thomas Auer, in collaborazione con il centro studi dell’Università di Stoccarda, progettano questo padiglione biomimentico, conclusione di un lavoro di ricerca durato circa quattro anni. La struttura, una copertura modulare, è stata prefabbricata e poi assemblata all’interno del cortile John Madejski.
Photo: NAARO
Per comporre i filamenti di copertura, che si ispirano alla struttura fibrosa delle ali dei coleotteri, si è fatto ricorso ad un sistema robotizzato basato su sistemi di sviluppo tridimensionale. “Il progetto si propone di trasferire in architettura concetti di natura organica e, nello specifico, di restituire artificiosamente una fibra biologica”, dichiarano i progettisti. Il sistema di compone di 40 celle di forma esagonali, ognuna dal peso di 45 kg, assemblate in un tempo di circa 3 ore.
Photo: NAARO
Il padiglione darà una nuova immagine al cortile ma, oltre ad una valenza di natura formale, risponderà ad una richiesta di carattere funzionale. Un sistema di sensori permetterà di mappare i flussi dei visitatori e di migliorare le percorrenze interne del museo qualora risulti necessario. L’ombra portata dal sistema favorirà l’aggregazione e la convivialità tra i fruitori.
La redazione
Photo: NAARO
Progetto: Elytra Filament
Progettisti: Achim Menges con Moritz Dörstelmann, Jan Knippers e Thomas Aue
Località: Londra, Regno Unito
START 