Il monastero di San Juan a Burgos fu eretto nell’XI secolo ed è ancora tutt’oggi meta di passaggio per i turisti che percorrono il cammino di Santiago. Cedimenti strutturali susseguitisi nel tempo hanno portato alla totale distruzione della copertura. “Il complesso religioso rappresenta un confine tra la città vecchia e la città nuova. Visto l’importante ruolo rappresentativo bisognava pensare ad una copertura capace di preservare quel che non era andato distrutto”, ribadiscono gli architetti di BSA estudio che hanno progettato una struttura indipendente dai setti murari esistenti.
Photo: Santiago Escribano Martìnez
Travi in acciaio sorreggono la nuova copertura: le navate della chiesa non dovevano essere alterate da elementi invasivi per non inficiare l’identità del manufatto. La differente altezza tra i piani orizzontali fornisce una lettura altimetrica degli spazi sottostanti distribuiti in tre differenti navate; lamelle in legno e pannelli in vetro rivestono le travi di copertura garantendo un buon ricambio di luce e aria. Il carattere discreto dell’intervento ha permesso agli architetti di non alterare il fascino antico della chiesa.
Photo: Santiago Escribano Martìnez
Lo studio dell’illuminazione ha ricoperto un ruolo essenziale in ambito progettuale. I led luminosi sono collocati per esaltare il valore delle rovine e per scandire i corsi lignei: il monastero risulta facilmente visibile durante le ore notturne. I circa 1300 mq restituiti alla comunità, ora utilizzati per eventi culturali, hanno permesso al sito di tornare al centro della vita di quartiere.
La redazione
Photo: Santiago Escribano Martìnez
Progetto: Monastery of San Juan Cover
Progettista: BSA arquitectura
Località: Burgos, Spagna
Superficie: 1300 mq