Il centro culturale di Holte ribadisce quanto sia essenziale il rapporto tra architettura e contesto. L’edificio progettato da Sophus Sobye + WE architecture a seguito di un concorso internazionale vinto nel 2010 si accosta al precedente fabbricato facendo della propria identità un elemento di integrazione. Il complesso ha la forma di un’onda: costituita da travi reticolari e pannelli forati in ferro parte dal terreno e si prolunga fin’oltre la copertura dell’esistente costruzione. La parte superiore dell’onda, costituita per metà da gradoni, funziona come piazza esterna; la zona vetrata sottostante è un segno di apertura del complesso nei confronti del sito.
Photo: Rasmus Hjortshøj
“Il centro culturale di Mariehøj assume un profilo chiaro all’interno del paesaggio. L’ampia hall inviterà le persone ad utilizzare la struttura per favorire le relazioni sociali dell’intera comunità”, dichiarano gli architetti ribadendo come il progetto nasca da un evidente desiderio di interazione. L’area comune d’ingresso diventa snodo primario dei percorsi: le grandi vetrate di chiusura favoriscono un ottimo livello di interscambio tra interno ed esterno.
Photo: Rasmus Hjortshøj
La struttura in acciaio e le superfici trasparenti incarnano un desiderio di leggerezza al quale il progetto non ha voluto rinunciare. Travi a vista, impianti a solaio e pavimenti in marmo disegno gli ambiti interni. Arredi in legno conferiscono agli ambienti una maggiore accoglienza mentre spazi a doppia altezza favoriscono il passaggio di luce e aria. I muri in mattoni dell’edificio esistente combinati con acciaio e calcestruzzo del nuovo intervento fanno del contrasto un raccordo tra passato e presente.
La redazione
Photo: Rasmus Hjortshøj
Progetto: Mariehoj cultural centre
Progettisti: Sophus Sobye + WE architecture
Località: Holte, Danimarca
Superficie: 812 mq