Siamo a Copenaghen e più precisamente a Slagtehugade, una località nei pressi del fiume Skjern diventata meta turistica per la forte componente naturalistica dei luoghi. Lungo il corso d’acqua erano presenti tre stazioni di drenaggio e depurazione rimaste ormai in disuso da più di un decennio. Costruzioni fatiscenti sono state trasformate da Jhoansen Skovsted arkitekter in centri culturali e sale espositive permettendo ai visitatori di avere a proprio servizio stazioni di sosta lungo il loro percorso. “Raccontano la storia del posto. La dismissione avrebbe cancellato segni di memoria, occorreva dare una nuova funzione a questi edifici”, ribadiscono dallo studio.
© Arkitekturfotograf Rasmus Norlander
La struttura non è stata alterata, è stato aggiunto un nuovo livello usato come terrazza panoramica coperta. Lungo i lati corti i laterizi sono stati lasciati a faccia vista, il colore dell’argilla si integra perfettamente ai colori della natura circostante. Una seconda pelle avvolge invece i prospetti tutt’intorno, per dare alla costruzione una maggiore unità formale. La scelta di utilizzare lastre in calcestruzzo ondulate offre un maggiore isolamento termico e riposta alla mente i segni che gli aratri lasciano sui campi in coltivazione.
© Arkitekturfotograf Rasmus Norlander
La natura dei materiali è esaltata anche negli spazi interni. Mattoni rossi, pareti in calcestruzzo e travi di legno caratterizzano gli ambienti di questi antichi spazii industriali. Macchine per il trattamento delle acque sono ancora presenti come ricordo di un passato non troppo lontano. Le linee pulite che della scala interna sono un segno di contemporaneità: il legno laccato bianco del parapetto contrasta con il rivestimento nero dei gradini e esalta la luminosità delle vetrate che offrono splendidi scorci di verde.
La redazione
© Arkitekturfotograf Rasmus Norlander
Progetto: Skjern A
Progettisti: Jhoansen Skovsted arkitekter
Località: Copenaghen, Danimarca
Superficie: 570 mq