L’architetto Sebastian Mariscal dimostra come il calcestruzzo possa essere un materiale dalle molteplici interpretazioni. Nel progetto per questa casa, costruita a circa 40 km da San Diego, dimostra come le potenzialità tattili del materiale vadano oltre l’apparente brutalità delle superfici nude. Il progetto è capace di creare suggestioni e di instaurare un rapporto con la natura giocando sul contrasto che si crea tra artificio e natura.
© Yoshi Koitani
“Volevamo una casa completamente diversa rispetto a quella in cui avevamo vissuto prima che è andata distrutta durante un incendio. Qualcosa capace di esprimere solidità senza prescindere dall’idea di un’architettura di qualità”, racconta il proprietario. L’architetto ha disegnato questa residenza pensando ad una disposizione molto dinamica degli ambienti, privacy e luminosità non dovevano mancare. Una corte centrale è lo snodo degli ambienti tra i quali troviamo una sala espositiva usata dai proprietari per collocare le opere d’arte che adorano collezionare.
© Yoshi Koitani
Una coltre di alberature ad alto fusto cinge l’edificio che si sviluppa su tre livelli di cui uno ipogeo. La terra, il verde, il cemento, sembrano fondersi in maniera molto unitaria perseguendo un’idea di austerità che diventa concreta nel gioco di luci ed ombre espresso nei camminamenti interni. Negli ambienti comuni il legno si fa spazio, è applicato come rivestimento di infissi e parquet; lascia il passo a muri di cemento che nelle camere private disegnano ambienti dalla connotazione più introversa. Il terrazzo, un tetto verde praticabile, permette allo sguardo di aprirsi sulla baia di San Diego.
Stefano Lento
Progetto: Phoenix house
Progettista: Sebastian Mariscal architect
Località: San Diego, California
Superficie: 398 mq