L’architetto milanese Francesco Librizzi lavora nel pieno rispetto della tradizione pensando a questo intervento di ricucitura che opera all’interno di una antica casa di pescatori situata lungo le coste siciliane e più precisamente a Cefalù. La scala è un blocco autoportante di 10 metri che si inerpica fino al terrazzo di copertura dove si può godere di una sconfinata vista sul Mar Tirreno. E’ una scultura funzionale.
© Alberto Moncada
Rispettare la preesistenza: è questo il concetto base sul quale ha insistito l’architetto, è il motivo per cui non sono applicati rivestimenti così da lasciare a vista le caratteristiche tattili dei materiali. I gradini sono in rovere massello mentre la struttura di sostegno è costituita da un esile impalcato in acciaio annerito. Il reticolo strutturale prevede tubolari con 14 mm di spessore e funge anche da corrimano.
© Alberto Moncada
Bisognava permettere l’accesso alle camere poste ai differenti livelli senza stravolgere l’identità tipica del luogo. Le cementine colorate che rivestono i pavimenti giocano un ruolo fondamentale nelle scelte compositive, caratterizzano il primo livello di questo grande atrio a tutta altezza che si conduce fino al terrazzo. Sulla superficie di copertura le ceramiche diagonali a tinte verdi riprendono i colori del mare.
Stefano Lento
Progetto: Casa G
Progettista: Francesco Librizzi
Località: Cefalù, Italia
Superficie/altezza: 10 metri