La chiesa di San Giovanni Battista è nota come la chiesa sull’autostrada ed è prossima all’uscita del casello per Firenze. Il progetto fu assegnato, nel settembre del 1960, a Giovanni Michelucci, architetto spesso criticato dai colleghi per il suo anticonformismo e la sua totale estraneità ai precetti architettonici dell’ epoca. Il progetto per questa fabbrica ecclesiastica venne esaltato da alcuni, per le qualità plastiche espresse, e criticato da altri che la criticavano per la poca unità volumetrica d’insieme.
Si presenta esternamente con un impianto assai massiccio e con una forma che riporta alla mente figure quali l’arca, la montagna e l’albero, immagini molto significative per la cultura cristiana. Nonostante ciò si voleva questa diventasse la casa delle religioni, un polo d’incontro multiculturale. Come sottolineava l’architetto “per me non ha avuto alcuni interesse l’idea di perfezione stilistica”, lui rincorreva la poetica.
Tali propositi si manifestarono sia nella scelta dei materiali che nell’articolazione degli spazi interni. I basamenti in rame, le murature in pietra e le travi di sostegno in calcestruzzo armato esaltano la visione dinamica che Michelucci concepiva. Gli interni sono articolati da una fitta schiera di pilastri in cemento a faccia vista che si rastremano verso una copertura simile ad un foglio per la sua leggerezza apparente. Tutto esalta la sacralità del luogo dove la luce regala atmosfere sempre diverse.