INTERVIEW WITH: RD architects

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1.Quali sono le esperienze istruttive della tua formazione?

L’arte e la musica influenzano da sempre il mio modo di pensare e di concepire l’architettura.

2.Qual è il progetto al quale più si avvicina il tuo fare architettura?

Diversi lavori e assai distanti tra loro per concezione e periodo storico. La Tourette di Le Corbusier, il Salt Institute di Kahn, Residence LA di Gehry

3.Puoi definire la tua filosofia progettuale o pensi sia troppo prematuro?

Credo che un’architettura debba essere legata ai fenomeni culturali del luogo in cui si va ad inserire.

4.Come nasce il tuo progetto? Che peso ricoprono analisi e intuizione?

L’analisi è parte iniziale del mio lavoro. Poi ha seguito l’intuizione che a mio parere è molto influenzata dalla personali esperienze, sia in campo professionale che in quello privato.

5.La restituzione grafica è affidata alle tecniche digitali. Lo schizzo, lo studio dimensionale sui plastici,      ritieni siano pratiche obsolete o ancora essenziali?

Ho sempre concepito per il mio lavoro il disegno a matita, le elaborazioni digitali aiutano la visualizzazione del progetto ma risultano sempre artificiose. Il tratto a mano ha sempre un calore più umano rispetto al resto.

6.Quanto influisce il cantiere sul costruito finale?

E’ importante perchè è la fase in cui tutto si può stravolgere in relazione alla realtà d’intervento.

7.Pensi che i vincoli di progetto siano un ostacolo o un valore aggiunto?

I vincoli sono il progetto; tutto parte da li. Caratterizzano l’idea formale, spaziale e tecnologica di un’opera.

8.Preferisci i materiali tradizionali o materiali più attuali e innovativi?

Non faccio distinzione tra i due, per me esistono solo materiali utili al raggiungimento dell’obiettivo e capaci di evocare emozioni e sensazioni nella gente che vive poi gli ambienti costruiti.

9.Si parla di componenti amateriche, materiali rinnovabili. Pensi siano la giusta via da perseguire?

Non vedo la sostenibilità come una invenzione del nostro tempo. Esiste da sempre la necessità di rispettare l’ambiente. E’ una buona pratica forse oggi sopravvalutata.

10.Qual è il progetto che meglio rappresenta l’attività da te svolta fin qui?

Tutti. Perchè sono tutti espressione di più componenti: il luogo, la cultura, lo spazio, la ,materia etc.

11.Qual è il tema con il quale speri di confrontarti in futuro?

Nessuno in particolare. Accetto progetti che stimolino la mia curiosità e interesse.