E’ un progetto tanto scultoreo quanto temporaneo questa abitazione inserita in un panorama australiano dalle forti tinte boschive. I Whiting architects ricorrono a strutture dalle forme archetipe per modulare un edificio che pare generato dalla sovrapposizione di container.
Distribuiti su tre volumi, i piani della casa sfruttano a 360° l’apporto luminoso che il sole può offrire nell’arco della giornata e delle stagioni. I corpi, disposti in maniera apparentemente casuale, ruotano attorno un immaginario focus centrale, consentendo all’edificio di aprirsi sul contesto con terrazzature e ampie vetrate.
I rivestimenti utilizzati sono stati scelti per una duplice valenza. Il calcestruzzo trattato riesce a ridurre l’incidenza delle temperature esterne negli spazi chiusi della casa. E’ inoltre materiale che, in aggiunta all’acciaio usato per superfici di rivestimento e partizioni strutturali, ha ridotto esponenzialmente i costi in fase di realizzazione.
Stefano Lento
Progetto: I POD house
Progettisti: Whiting architects
Località: Lorne, Australia
Photo: Sharyn Cairns